In questo articolo vi portiamo in Valsassina con uno splendido giro in mtb sui monti di Pasturo. Si tratta di un itinerario molto panoramico che si snoda nel Parco regionale della Grigna Settentrionale (anche detta Grignone). Vi porterà in un ambiente bucolico tra prati costellati di baite, boschi di faggi, pascoli e splendidi scorci sulle Grigne. Partendo da Pasturo, entrerete subito in un contesto d’altri tempi e vi sembrerà di essere lontanissimi dalla realtà di fondovalle, che comunque apparirà spesso alla vostra vista, soprattutto nella parte più alta dell’itinerario. Un giro di circa 20 chilometri con oltre mille metri di dislivello positivo. Certamente da non sottovalutare, con qualche tratto a spinta, indicato per chi ama il ciclo-escursionismo più vero.
Parliamo di:
ITINERARIO MTB SOPRA PASTURO CON PIALERAL E SAN CALIMERO
Abbiamo diviso l’itinerario in tre parti. Da Pasturo a Pialeral tutta salita senza difficoltà tecniche; da Pialeral a Prabello di Sopra i chilometri più difficili con qualche tratto a spinta in salita; l’ultima parte, infine, tutta discesa passando dalla chiesetta di San Calimero, tra i punti più panoramici di questo itinerario mtb sui monti di Pasturo.
#1 Da Pasturo a Pialeral
La partenza e arrivo della nostra traccia è nel centro abitato di Pasturo. Appena fuori l’abitato potete sfruttare l’ampio parcheggio sulla SP della Valsassina in prossimità della Comunità Montana, dove ha inizio la ciclabile di fondovalle (che però questa volta ignoriamo) e dove, nei giorni centrali di agosto, si tiene la Sagra delle Sagre. Giunti a Pasturo (650 m) non dovrete fare altro che seguire le indicazioni per il Pialeral. Comincerete subito a salire. Lungo la carrareccia cementata a tratti sterrata, circondati da prati e cascine, incontrerete località Cornisella, dove potrete riempire la borraccia in prossimità della piccola chiesa sul percorso. Sempre in salita raggiungerete quindi la graziosa Alpe Cova (1301 m), un luogo davvero incantevole che precede di poco il rifugio Antonietta al Pialeral (1400 m). A questo punto, giunti al rifugio, avrete fatto circa 11 km di salita e una sosta sarà meritata oltre che doverosa, anche perché il rifugio Antonietta è l’ultimo punto di ristoro dell’itinerario e vi aspettano ancora dei chilometri impegnativi (circa quattro) prima di imboccare definitivamente la discesa.
#2 Fino al punto più alto: Prabello di Sopra
Superato il rifugio, la strada cementata si trasforma in una irta mulattiera con gradoni. Impossibile stare in sella e vi toccherà spingere la bici per circa 300 metri. Questo tratto del percorso, l’unico di fatto non ciclabile, lo rende poco indicato alle bici elettriche, almeno che non siate abbastanza forti da riuscire a spingere la vostra e-bike su per i gradoni fino al bivio, dove dovrete seguire le indicazioni per “Traversata bassa – San Calimero – Rifugio Riva”. Finalmente un po’ di discesa, ma non dovrete illudervi troppo: superato il bosco, seguendo le indicazioni “Prabello di Sotto – San Calimero” ricomincerete la salita fino a Prabello di Sotto (1405 m). Per raggiungere il punto successivo e anche più alto del giro, ossia Prabello di Sopra, vi sarà chiesto di attingere a tutte le energie rimaste, perché dovrete affrontare un sentiero che risale i prati e che vi costringerà a spingere ancora un po’ la bici. Almeno che non siate in e-bike, che qui sì, farebbe davvero comodo! Quest’ultimo tratto in salita fino a Prabello di Sopra (1531 m) è molto panoramico: alle spalle il Grignone e davanti a voi i paesi del fondovalle sovrastati dai monti del versante opposto, dove sono ben visibili i Piani di Bobbio, comprensorio sciistico della Valsassina “a meno di un’ora di auto da Milano”.
#3 Da San Calimero a Pasturo
Potrete decidere di fermarvi un po’ a godervi la pace delle montagne oppure di procedere subito per la chiesetta di San Calimero (1494 m), che raggiungerete in breve tempo tramite un bel single-track in leggera discesa. Questa chiesetta dall’inconfondibile tetto rosso, che avrete notato già in lontananza dal Pialeral, ha origini antiche (si pensa risalga al XIV secolo) e domina tutta la valle. Ora non vi resta che scendere seguendo le indicazioni per Baiedo. Il sentiero a un certo punto si farà abbastanza tecnico fino ad allargarsi sempre più e lasciare il post a mulattiere sterrate e lastricate fino a Pian di Nava (985 m) e successivamente Baiedo (620 m). Pian di Nava è un’altra località davvero graziosa puntellata di baite, con una bella vista sul fondovalle, l’ultima prima di imboccare la discesa cementata e asfaltata che vi riporterà a Pasturo.
Caratteristiche e mappa
La strada cementata parzialmente sterrata che sale al Pialeral non riserva grosse difficoltà, ma dopo il rifugio incontrerete dei tratti a spinta. Il primo in particolare, a gradoni, potrebbe crearvi qualche difficoltà se siete con e-bike, a causa del peso che questo tipo di bici comporta. L’itinerario complessivamente richiede comunque un buon allenamento dal punto di vista fisico e buone capacità tecniche per affrontare la discesa, dove potrete anche qui decidere di scendere dalla bici se mai doveste incontrare qualche passaggio non in linea con le vostre abilità.
Ecco la mappa e dettagli tecnici di questo bel giro in mtb sui monti di Pasturo che comprende Pialeral e San Calimero. Rilevamento effettuato con dispositivo Garmin 1030.
Max elevation: 1527 m
Min elevation: 610 m
Total climbing: 1012 m
Total descent: -1028 m
Tipo itinerario: XC (cross country)
Difficoltà tecnica (scala STS): S1 / S2
Punto partenza: Via Roma, 23818 Pasturo Lc
Punto di arrivo: Via Roma, 23818 Pasturo Lc
Periodo di percorrenza: tutto l’anno
TIPI DI STRADA
Singletrack: 3,98 km
Sentiero: 3,41 km
Strada secondaria: 7,82 km
Strada: 3,09 km
SUPERFICI
Alpino: < 100 m
Naturale: 3,91 km
Non asfaltata: 483 m
Sterrato: 4,37 km
Lastricato: 6,96 km
Asfalto: 2,50 km
Traccia GPS da scaricare
Gratuitamente potete ricevere tramite email la traccia da scaricare in formato .gpx. Come? Semplicemente cliccando sul bottone qui sotto.
Trovate la mappa e i dati dell’itinerario “Sui monti di Pasturo: Pialeral – San Calimero” anche sul nostro profilo Komoot.
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Altre informazioni utili per il giro in mtb sopra Pasturo
Vediamo ora altre informazioni utili per un’esperienza fantastica nella splendida Valsassina sui monti di Pasturo in mtb. Cominciamo col dirvi il punto esatto da cui parte la traccia dell’itinerario.
Dove partire per il giro in mtb sui monti di Pasturo
Potete lasciare l’auto presso il parcheggio della Comunità Montana sulla SP62 della Valsassina. Arrivando da Lecco lo troverete proprio sulla vostra destra. Questo parcheggio è in posizione strategica per le escursioni in zona e si trova all’imbocco della ciclopedonale che risale la valle fino a Taceno. Lasciata l’auto proseguite per pochi metri sulla provinciale in direzione Taceno e dirigetevi verso l’abitato di Pasturo tenendo la sinistra in prossimità di una rotonda. A questo punto proseguite su via Roma fino alla rotonda successiva dove si trova il punto di partenza e arrivo della traccia. Osservando la strada che sale a sinistra vedrete le indicazioni per Pialeral.
Dove mangiare
- Durante il nostro giro sui Monti di Pasturo abbiamo fatto sosta presso il Rifugio Antonietta al Pialeral (1400 m). Abbiamo mangiato una fetta di torta della casa e preso un caffè prima di affrontare la parte più dura del percorso, quella fino a Prabello di Sopra. Il rifugio offre anche piatti tipici con polenta e formaggi locali per esempio.
INFO: Rifugio Antonietta – tel. 0341 955462 – tel mobile 338 3154374. Apertura: tutti i giorni a luglio e agosto, solo weekend e mercoledì con il sole tutto l’anno. Per il pranzo è meglio prenotare.
- A proposito di formaggi, non ne abbiamo parlato, ma la Valsassina è apprezzata anche per eccellenze locali come il “bergamino”, formaggio legato alla tradizione agro-pastorale di queste montagne. Potete trovare questo e altri prodotti locali all’Alva Market sulla SP62 a Ballabio (Lc), fast food e vendita, punto di riferimento per chi passa in Valsassina. Tra i prodotti nostrani vi consigliamo di provare la Bresaola di Balisio e la Slinzega di Balisio, buonissime anche da mettere nel pane per uno spuntino come da tradizione.
INFO: Alva Market – tel. 0341 530344 – via Provinciale 99 23811 Ballabio.
Un po’ di storia: Pialeral e geologia
Nel Triassico Medio, circa 235 milioni di anni fa, dove ora c’è il Pialeral c’erano i pesci! Il massiccio delle Grigne ha origini collocabili nel Trias medio (più di 230 milioni di anni fa), quando le terre emerse costituivano un unico grande continente di nome Pangea. Le antiche rocce calcaree che costituiscono il massiccio raccontano di antichi fondali marini, simili a quelli attuali delle isole Bahamas. Dimostrazione di questo antico mare sono i ritrovamenti fossili nelle diverse formazioni geologiche della zona. Tra queste la Formazione di Buchenstein (che comprende anche il Grignone) che ha dato alla luce il fossile di un Saurichthys, pesce triassico predatore dal corpo allungato di circa un metro di lunghezza. Queste e altre informazioni sugli aspetti geologici del territorio sono presenti sui cartelli informativi “Tra Geologia e Paesaggio” che incontrerete pedalando sulla strada da Pasturo al Pialeral. Approfondimenti interessanti relativamente ai fossili anche presso il Rifugio Antonietta, base degli scavi che hanno permesso il ritrovamento negli anni di numerosi reperti. Se vi interessa l’argomento, in questo articolo abbiamo trovato una bella testimonianza sul ritrovamento della Stella Marina del Grignone.
Se vi piace la montagna più autentica e avete un discreto allenamento, siamo sicuri che questo giro sui monti di Pasturo passando da Pialeral e San Calimero vi piacerà. In Valsassina ci sono altri itinerari interessanti. Se avete già pedalato da queste parti, diteci la vostra e non perdetevi la sezione Itinerari del nostro blog per altri percorsi in bici.