Il Passo dello Stelvio è una delle destinazioni più ambite per i ciclisti di tutto il mondo. Situato tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, con i suoi 2.760 metri di altitudine, è il passo carrozzabile più alto d’Italia e il secondo in Europa. Oltre a collegare la Valtellina alla Val Venosta e alla Valle di Trafoi, offre un accesso alla Svizzera tramite il Passo Umbrail. Ciò che, però, lo rende il Passo dello Stelvio davvero speciale per chi va in bici non è solo la sua altitudine, ma il percorso impegnativo, i tornanti spettacolari e i panorami mozzafiato che offre lungo la salita. Andiamo a vedere insieme cosa rende la strada al Passo dello Stelvio così interessante per noi ciclisti!
Parliamo di:
Un po’ di storia del Passo dello Stelvio
La strada del Passo dello Stelvio è stata costruita tra il 1820 e il 1825, seguendo un percorso che già nel Medioevo era utilizzato come sentiero di collegamento. Fu l’imperatore austriaco Francesco I a commissionare la costruzione, con l’obiettivo di collegare la Val Venosta alla Valtellina, in modo da facilitare l’accesso a Milano, allora sotto il controllo austriaco. Il progetto venne affidato all’ingegnere Carlo Donegani, noto anche per avere realizzato un’altra strada/salita conosciuta dal popolo dei ciclisti, ossia il Passo dello Spluga.
Ma torniamo allo Stelvio… Col tempo, la “Regina delle strade alpine” coi suoi 46 chilometri ha mantenuto il suo ruolo di collegamento tra i territori alpini. Con lo sviluppo del ciclismo ha guadagnato la fama di oggi, diventando una delle salite più conosciute e sfidanti per i ciclisti di tutto il mondo.


Il Giro d’Italia e lo Stelvio: una storia di lunga data
Il Passo dello Stelvio ha fatto la sua prima comparsa nel Giro d’Italia nel 1953 e, da allora, è diventato una delle tappe più iconiche della corsa. È qui che Fausto Coppi ha scritto una delle pagine più memorabili della storia del ciclismo, quando, proprio nel 1953, ha staccato tutti gli avversari per arrivare da solo in vetta, conquistando la Maglia Rosa. Questo ha fatto sì che il Passo venisse definito “Cima Coppi”, in onore del campione italiano. Da allora, la salita dello Stelvio è sinonimo di grande sfida e prestigio per tutti gli appassionati.
I versanti dello Stelvio: quale scegliere?
Se volete cimentarvi nella scalata del Passo dello Stelvio, potete farlo dai due versanti principali e più impegnativi: uno da Bormio (in Lombardia) e uno da Prato allo Stelvio (in Alto Adige). C’è quindi un altro versante, quello “nascosto”, che sale dalla Svizzera e che negli ultimi chilometri si collega alla strada del versante lombardo: il Passo Umbrail. Tutti impegnativi, tutti offrono viste spettacolari, ma hanno caratteristiche diverse.
Il versante altoatesino da Prato allo Stelvio: 25 chilometri di tornanti
Il versante di Prato allo Stelvio è lungo circa 25 chilometri e conta ben 48 tornanti. Ogni tornante è numerato, e questo aiuta a tenere traccia del proprio progresso mentre si sale. La pendenza media è del 7,5%, ma in alcuni punti raggiunge il 12%, rendendo la salita piuttosto impegnativa. Si parte da circa 900 metri sul livello del mare e, dopo i primi tornanti, il percorso diventa sempre più duro man mano che si guadagnano metri di altitudine. A metà strada, troverete il rifugio Franzenshöhe, a 2.188 metri, un buon punto di sosta per riprendere fiato prima di affrontare la parte più ripida della salita. Il dislivello complessivo del Passo dello Stelvio dal Prato è di 1846 m.
Il versante lombardo da Bormio: una sfida di 21 chilometri
L’altro versante, quello da Bormio, è leggermente più corto (21,5 km), ma non meno impegnativo. La pendenza media è dell’8% e il dislivello complessivo è di circa 1.500 metri. Anche qui i tornanti sono una costante e, durante la salita, si possono ammirare paesaggi spettacolari, inclusa la vista della Cascata del Braulio. Questo lato del passo è noto per i suoi lunghi tratti di asfalto che serpeggiano tra le montagne nella Valle del Braulio, offrendo viste mozzafiato su pareti rocciose imponenti.
Parte del paesaggio sono anche le quattro case cantoniere sul Passo dello Stelvio risalendo da Bormio, piccoli edifici dal caratteristico colore rosso, un tempo utilizzati dai cantonieri per la manutenzione delle strade di montagna e luogo di ricovero per i viaggiatori lungo il cammino. Oggi, queste strutture sono testimoni silenziosi della storia del passo e della sua importanza come via di collegamento. Per noi ciclisti sono diventate anche punti di riferimento che scandiscono i chilometri che separano dalla vetta: le troverete in sequenza dopo 7,8 km, 13,7 km, 15,6 km e 18,8 km.


Il Passo Umbrail: il versante elvetico meno sconosciuto
Se cercate un’alternativa meno battuta ma altrettanto affascinante per arrivare in cima allo Stelvio, vi consigliamo di considerare il Passo Umbrail, il volto nascosto dello Stelvio. Questo valico, situato in Svizzera, è il più alto del Paese con i suoi 2.501 metri, e si collega agli ultimi 3 chilometri della salita dello Stelvio. È perfetto se volete evitare la folla e godervi una salita più tranquilla, immersi nella natura. Il percorso, che parte da Santa Maria Val Müstair in Val Monstero (CH), è lungo circa 13 km, con una pendenza media intorno all’8%.
A fine scalata, se proseguirete fino al Passo dello Stelvio, avrete comunque percorso 16 km e 1373 m di dislivello Quindi è comunque impegnativo, ma vi regalerà viste mozzafiato su vallate alpine e pascoli. Se volete scoprire una faccia diversa e forse meno conosciuta dello Stelvio, il Passo Umbrail potrebbe essere la scelta giusta per voi.
Un’impresa per tutti, professionisti e non
Sebbene il Passo dello Stelvio sia una sfida molto nota tra i ciclisti professionisti, è accessibile anche agli amatori. Ovviamente, è necessario essere ben preparati fisicamente e mentalmente per affrontare la lunga salita, ma con il giusto allenamento, molti appassionati riescono a completarla ogni anno. È una meta ambita per ciclisti di tutto il mondo, che arrivano qui con l’obiettivo di misurarsi su una delle strade più iconiche della storia del ciclismo. I più allenati lo usano come vera e propria palestra di allenamento nei mesi estivi.
Lo Stelvio Bike Day: una festa per i ciclisti
Ogni anno si tiene lo Stelvio Bike Day o “Scalata Cima Coppi”, un evento durante il quale le strade del passo (sui tre versanti) vengono chiuse al traffico automobilistico, permettendo ai ciclisti di godersi la salita in totale sicurezza. Non si tratta di una gara, ma di una giornata dedicata al piacere di pedalare, in cui ciclisti di ogni livello possono affrontare lo Stelvio e raggiungere i suoi 2760 m di quota senza l’assillo delle auto. Solitamente si svolge tra fine agosto e inizio settembre, quando il clima è ideale per una scalata.
Informazioni sugli eventi previsti in occasione dello Stelvio Bike Day: Giornata della Bici – Enjoy Stelvio Valtellina
Consigli per affrontare lo Stelvio
Se state pensando di scalare il Passo dello Stelvio, ecco qualche suggerimento:
- Preparazione fisica: la resistenza è fondamentale. Assicuratevi di essere in buona forma fisica e di seguire un programma di allenamento specifico per le salite.
- Bicicletta adeguata: una buona bicicletta è essenziale. Scegliete una bici da corsa o una mountain bike adatta a pendenze ripide. Molti ciclisti optano per una cassetta con rapporti più agevoli per affrontare la salita con meno fatica. Va bene anche se decidete di farla in e-bike… ma occhio a non restare senza batteria!
- Idratazione e alimentazione: portate con voi acqua e snack energetici. Bere regolarmente e fare piccole pause per mangiare è importante, soprattutto nei tratti più impegnativi.
- Meteo: In montagna il tempo cambia rapidamente, quindi portate abbigliamento adatto anche per il freddo, soprattutto se state scalando durante la primavera o l’autunno. A noi è capitato di partire col sole e trovare in cima la neve!
- Pazienza e costanza: La salita è lunga e dura. Non abbiate fretta e cercate di mantenere un ritmo costante, così da non esaurire le energie troppo presto.
Conclusione: un’esperienza da ricordare
Il Passo dello Stelvio non è solo una sfida ciclistica, ma un’esperienza unica che unisce fatica, bellezza e soddisfazione. Che siate ciclisti esperti o amatoriali, affrontare questa salita vi lascerà ricordi indelebili. La fatica viene ripagata dai panorami spettacolari e dalla sensazione di avere superato una delle strade più impegnative del mondo.
Avete mai pedalato sulla strada dello Stelvio? Quale versante? Se amate il ciclismo e volete mettervi alla prova, il Passo dello Stelvio è senza dubbio una meta che non può mancare nella vostra lista!
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