Il Naviglio Grande, da Milano a Turbigo

da Paola Brazioli

Quello che si snoda lungo il Naviglio Grande è uno di quei percorsi che sembrano fatti apposta per una pedalata tranquilla, tra storia, natura e borghi ricchi di fascino. Il Naviglio Grande nasce dal Ticino nei pressi di Tornavento, in provincia di Varese, e finisce nella Darsena di Porta Ticinese a Milano. Noi ne abbiamo percorso una parte in bici, partendo da Milano (dalla stazione FS di Porta Genova), fino a Turbigo, seguendo la splendida strada ciclabile che si sviluppa lungo l’alzaia. A Turbigo, vi anticipiamo subito, è possibile rientrare a Milano in treno.

Il bici sul Naviglio Grande, da Milano a Turbigo

In bici sul Naviglio Grande vicino a Magenta
In foto: in bicicletta sull’alzaia del Naviglio Grande.

Si parte dalla stazione di Milano Porta Genova. L’atmosfera che si respira è davvero speciale: locali affollati, tavolini all’aperto, il chiacchiericcio delle persone che passeggiano lungo i Navigli. Appena partiti, vi imbatterete subito in uno degli scorci più affascinanti della città, la Chiesa di San Cristoforo, con il suo caratteristico campanile a cono del XV secolo che si riflette nell’acqua del canale. Non tutti sanno che qui, nel gennaio del 1489, sbarcò il corteo nuziale di Isabella d’Aragona, venuta da Napoli per sposare Gian Galeazzo Sforza.

Lasciandovi Milano alle spalle, pedalerete in direzione di Corsico e Trezzano sul Naviglio. È qui che la ciclabile (o per essere più precisi “ciclopedonale”) diventa un vero paradiso per i ciclisti: l’asfalto è impeccabile, il percorso pianeggiante e immerso nel verde vi accompagna fuori dalla periferia milanese. E a Trezzano avrete il pretesto di una prima sosta: presso la Casa dell’Acqua c’è una fontanella pubblica con acqua fresca, disponibile sia naturale che frizzante, ideale per una pausa e per riempire la borraccia.

Superato Trezzano, raggiungerete Gaggiano, un autentico gioiello. Qui le case dai colori vivaci si specchiano elegantemente nelle acque calme del Naviglio, creando scenari perfetti per una foto ricordo. Non potrete fare a meno di notare Villa Marino, elegante residenza estiva cinquecentesca che domina il panorama con il suo fascino storico. Così come il Santuario di Sant’Invenzio in stile barocco. Da Gaggiano attraverserete il ponte e cambierete sponda, pedalando verso Abbiategrasso. Da qui il percorso svolta verso nord, entrando nella suggestiva valle del Ticino. Vi aspettano borghi incantevoli come Cassinetta di Lugagnano, celebre per le sue splendide ville affacciate sul canale. A Robecco sul Naviglio (sin dal ‘400 località di villeggiatura dei nobili milanesi) impossibile non notare lo splendido Palazzo Archinto e il ponte delle Scale, magari mentre prendete un caffè e brioche proprio li di fronte, al Binfa Café. Altrettanto affascinante Bernate Ticino, il cui paesaggio è caratterizzato dalla Canonica di San Giorgio e dalle case che sembrano galleggiare sull’acqua.

L’ultima parte del tragitto vi porterà a Cuggiono, dove vi consigliamo di rallentare per ammirare la scenografica Villa Clerici con la sua maestosa scalinata che arriva fino al Naviglio. Infine giungerete a Turbigo, punto conclusivo della nostra pedalata. A questo punto, se avete ancora voglia di pedalare, potete proseguire sul Naviglio Grande fino a Tornavento, dove termina “ufficialmente” il Naviglio Grande e inizia il fiume Ticino.

🗺️ Caratteristiche e mappa del percorso

Semplice, lineare, adatto a tutti. L’alzaia del Naviglio Grande è asfaltata e completamente pianeggiante. Per diversi chilometri non ci sono parapetti, quindi meglio prestare attenzione se avete bambini piccoli con voi. Il percorso che vi proponiamo in questo articolo – da Milano fino a Turbigo – è lungo poco più di 40 chilometri, con un dislivello davvero irrisorio (80 metri totali!). Un itinerario perfetto per chi ama pedalare senza fretta, anche perché il limite di velocità per le bici è di 15 km/h.

Ecco la mappa dal nostro profilo Komoot nella sezione tour pianificati:

📍Traccia GPS

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Cosa vedere pedalando sul Naviglio Grande

  • Chiesa di San Cristoforo: affascinante edificio medievale composto da due chiese affiancate, celebre per la sua posizione pittoresca sul canale. È uno dei soggetti preferiti da pittori e fotografi.
  • Villa Marino a Gaggiano: una splendida villa cinquecentesca, che appartenne al finanziere Tommaso Marino, da cui prende il nome. È un esempio magnifico di architettura nobiliare lombarda.
  • Basilica di Santa Maria Nuova ad Abbiategrasso: caratterizzata da un suggestivo quadriportico rinascimentale, la basilica è famosa per la facciata incompiuta progettata dal Bramante.
  • Cassinetta di Lugagnano: famosa per le sue eleganti ville storiche affacciate sull’acqua, questo borgo rappresenta una delle tappe più romantiche e fotografiche del percorso.
  • Palazzo Archinto a Robecco: imponente e signorile, Villa Archinto domina il panorama del Naviglio con i suoi torrioni; accanto, il pittoresco imbarcadero della Sirenella ricorda i tempi in cui le merci arrivavano in barca.
  • Ponte delle Scale a Robecco: caratteristico ponte pedonale settecentesco, chiamato così per la scalinata che conduce al centro del paese, punto ideale per una sosta fotografica.
  • Bernate Ticino: caratteristico borgo dalla lunga storia legata all’acqua, colpisce al passaggio per le sue abitazioni che sembrano emergere direttamente dalle acque del Naviglio.
  • Villa Clerici a Castelletto di Cuggiono: famosa per la sua scalinata monumentale che scende fino al Naviglio, è una delle ville storiche più scenografiche della zona, con due eleganti torrette laterali.

Altre info utili per pedalare sul Naviglio Grande

Il periodo migliore per percorrere questo itinerario è la primavera o l’autunno. Lungo tutto il percorso troverete diverse fontanelle per rinfrescarvi, compresa quella curiosa con acqua frizzante a Trezzano. Insomma, non è necessario essere grandi sportivi: basta una bici in ordine e la voglia di godersi la giornata pedalando senza fretta. Se, invece, siete degli “sportivoni” e macinare chilometri non vi spaventa, potreste decidere a Turbigo di proseguire sul Naviglio Grande fino al Ticino, oppure tornare verso Milano seguendo il Canale Villoresi fino a Monza in Brianza. In alternativa a Turbigo potrete comodamente rientrare a Milano in treno con la bici al seguito, sfruttando la tratta di Trenord Novara – Saronno – Milano (controllate però sempre che sul treno sia consentito il trasporto bici).

Naviglio Grande: un po’ di storia

Il Naviglio Grande nasce nel 1177 come canale irriguo, ma è nel 1272 che diventa navigabile: la prima opera del genere in Europa e il più importante dei Navigli milanesi. Il suo ruolo strategico per il trasporto merci è evidente circa un secolo dopo, quando viene utilizzato per trasportare i marmi del Duomo, dal Lago Maggiore fino alla Darsena di Porta Ticinese. Per secoli, questa via d’acqua è stata una delle più importanti per le merci, fino all’ultimo conflitto mondiale. Ancora nel 1953 la Darsena era il tredicesimo porto d’Italia per volume di traffico! Oggi le barche sono poche, ma l’alzaia del Naviglio Grande è perfetta per chi ha voglia di scoprire Milano e la sua campagna… in sella a una bici.


In definitiva, pedalare lungo il Naviglio Grande è un’esperienza da mettere nella vostra to do list. Un viaggio tra arte, storia e natura, senza mai allontanarvi troppo da Milano. Un itinerario semplice ma mai banale.

Avete altri suggerimenti per una pedalata sul Naviglio Grande? Fatecelo sapere nel commenti! Se invece volete altre idee per le vostre uscite in bici, non perdetevi la sezione Itinerari del blog.

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